La primavera del benessere: Floriterapia e fiori di Bach

La Floriterapia è un metodo terapeutico che attraverso le proprietà di alcuni fiori di piante spontanee, aiuta a ripristinare il benessere dell’individuo.

I Rimedi Floreali, chiamati anche fiori o essenze possono essere usati per aiutare il nostro corpo a predisporsi alla risoluzione di disturbi fisici, psicologici e per favorire l’equilibrio emozionale e per, citando Edward Bach, “correggere il difetto e sviluppare la virtù”.

Pioniere e di questa tecnica è Edward Bach, medico, batteriologo e scopritore delle proprietà terapeutiche dei fiori.

Edward Bach nasce nel 1886 in un villaggio a circa tre miglia da Birmingham, primogenito di tre figli. È un bambino gracile, molto sensibile e intuitivo, ma pieno di vita.
Nel 1912 si laurea in medicina e fino al 1930 non lascia Londra, passa poco tempo sui libri, preferendo girare per le corsie d’ospedale ad osservare i pazienti e riesce infatti presto a capire che: “nel trattamento di una qualsiasi patologia, la personalità dell’individuo gioca un ruolo più importante del corpo“.

Nel 1913 ottiene l’incarico di responsabile medico del pronto soccorso dell’ospedale universitario e successivamente quello di responsabile del reparto di chirurgia d’urgenza al National Temperance Hospital, incarico che è costretto però a lasciare dopo pochi mesi a causa di gravi problemi di salute. Nel giugno del 1917 infatti in seguito ad una profonda emorragia, viene ricoverato d’urgenza e affronta un importante intervento. Le sue condizioni rimangono critiche e gli vengono pronosticati solo tre mesi di vita.

Dal 1919 al 1922 è batteriologo presso l’ospedale omeopatico di Londra, è così che legge il lavoro di Hahnemann, fondatore dell’omeopatia. Egli si rende conto così che esistono molti punti in comune tra le osservazioni fatte da Hahnemann e le sue, seppur raggiunte per strade diverse. “Curare il malato e non la malattia” è il punto d’incontro di questi due uomini.

Da qui fino al 1930 è una continua scoperta tanto che rinuncia ai suoi incarichi nella salute pubblica, per dedicarsi a tempo pieno alla sintesi dei vaccini che lui stesso ha creato, nei suoi laboratori ed al lavoro nel suo studio.

Tra il 1928 ed il 1930, Bach scopre i primi tre rimedi: Impatiens(IMP) e Mimulus(MIM). Porta a Londra queste piante e le prepara con lo stesso metodo utilizzato per i vaccini orali. Nello stesso anno inizia ad usare anche Clematis (CLE), e questi sono i primi tre dei 38 rimedi che avrebbero costituito il suo metodo terapeutico.

Comprende che era prossimo a scoprire una medicina completamente nuova e nella primavera del 1930 Edward Bach, all’età di 43 anni lascia Londra e da quel momento si dedica alla ricerca, vivendo grazie alle donazioni dei suoi pazienti.

Una mattina di maggio all’alba, mentre sta attraversando un campo ancora bagnato di rugiada, lo colpisce l’idea che ogni goccia di rugiada dovesse contenere parte delle proprietà della pianta sulla quale era posata, perché il calore del sole doveva magnetizzare fortemente l’acqua con i principi attivi della pianta stessa.

Nell’estate del 1930 compone la prima stesura del libro “Guarisci te stesso“, che viene pubblicato nell’inverno dello stesso anno e nello stesso periodo scopre sei nuovi rimedi, che completano il gruppo dei “12 guaritori”, ovvero:

Chicory(CHI), Agrimony(AGR), Vervain(VER),Cerato(CER), Centaury(CER) e Scleranthus (SCL).

Tra il 1931 e il 1932 egli scopre gli ultimi tre guaritori tra cui Water Violet(WVI), recandosi nel Sussex, Gentian(GEN) e Rock Rose(RRO), e procede alla stesura del libro “Libera te stesso“.

Nel gennaio del 1933 scopre altri quattro rimedi che chiamerà “rimedi d’aiuto” che considera utili in quelle persone dove il tormento e la preoccupazione per la malattia è diventato parte integrante del carattere stesso:
Gorse (GOR), Oak (OAK), Heather (HEA), Rock Water (RWA). Si dedica quindi alla stesura del manoscritto “I dodici Guaritori e quattro Rimedi d’aiuto”, che viene pubblicato nell’autunno del 1933. Bach estrae poi il fiore dell’avena selvatica, Wild Oat (WOA), e poi Olive (OLI), per chi soffre ed è esausto a causa delle difficoltà.

E ancora Vine (VIN), per chi desidera convincere tutti quanti a fare ciò ch’egli vuole.
In questo periodo nasce, dall’unione iniziale di 3 essenze, il famoso Rescue Remedy, che verrà poi perfezionato nella formula che tutti conosciamo, composto da 5 fiori.

Tra il 1934 e 1935 pubblica “I dodici guaritori e i sette rimedi di aiuto” e si stabilisce nel villaggio di Sotwell, in una piccola casa chiamata Mount Vernon, che oggi è sede del Bach Centre.
Nel marzo 1935 scopre il primo rimedio della nuova serie, Cherry Plum (CHP) e nell’arco di pochi mesi scopre tutti i restanti 19 fiori.
Dopo aver trovato 38 rimedi e curato centinaia di persone, e dopo aver scritto due opere divulgative in cui descriveva il suo sistema in modo semplice e chiaro, muore serenamente nel 1936.

“Non occorre alcuna conoscenza scientifica per poter usare i concentrati di fiori. Chi voglia ricavare il massimo vantaggio da questo dono di Dio deve mantenerli nella loro originale purezza, immuni da ogni teoria e considerazione scientifica, perché nella natura tutto è semplice”.

E. Bach

I Rimedi Floreali non contengo al loro interno parti fisiche o i famosi principi attivi delle piante, come nel caso dei prodotti fitoterapici (olii essenziali, gemmoderivati, macerati, ecc) e questo li rende adatti a t ti, compresi bambini, animali e piante, in quanto non hanno controindicazioni. L’azione dei Rimedi Floreali avviene attraverso la trasmissione della loro “informazione” o impronta vibrazionale memorizzata nell’acqua che entra in risonanza con l’acqua contenuta nel nostro corpo.


In questa rubrica, vi accompagneremo alla scoperta dei Fiori di Bach: il metodo, la comprensione degli stati d’animo da riequilibrare e tutte le potenzialità di questi rimedi che attraverso la natura ci avvicinano alla vera essenza delle emozioni e di noi stessi.

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